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Cosa vedere a Como e sul lungolago in 1 giorno

by Luca

Questo articolo è il proseguimento del post dedicato alla Città di Como che puoi trovare al seguente link: Cosa vedere a Como in un giorno

Ecco un breve riepilogo degli approfondimenti che potrai leggere in questo articolo:

1. Viale Geno e Villa Geno
2. Amici di Como e statua The Life Electric
3. Il Templio Voltiano
4. Il monumento ai caduti
5. Il monumento alla Resistenza Europea
6. La statua di Alessandro Volta

Nel precedente articolo ci eravamo lasciati in Piazza Cavour. Decido ora di continuare il mio piccolo tour di Como percorrendo, in entrambe le direzioni il lungolago, gustandomi il paesaggio lacustre e fermandomi di tanto in tanto nei pressi di alcuni interessanti punti.

Proseguo percorrendo il Lungo Lago Trieste, svoltando a destra da piazza Cavour tenendo il lago sulla mia sinistra.

Villa Geno a Como, cosa vedere

Continuo su Viale Geno per arrivare a Villa Geno ed alla famosa fontana che ogni giorno proietta nel lago un alto getto d’ acqua, diventando così un simbolo di riconoscimento per chi si avvicina alla città arrivando via acqua.

Dato che, anche se la primavera non è ancora arrivata (nel momento in cui ho fatto questo giro), il clima pomeridiano continua ad essere più che gradevole decido di trascorrere un’ altra oretta abbondante a spasso per Como.

Normalmente chi arriva a Villa Geno pensa che quello che c’ era da vedere su quel particolare viale sia ormai stato visto.. Ed invece..

Ti consiglio di proseguire oltre il parcheggio di Villa Geno, seguendo le indicazioni per la piscina. Non puoi sbagliarti, anche perché la strada è una sola ?

Camminando per altri 5 minuti, si arriva alla fine della strada, che termina a ridosso del lago.
Beh, da qui puoi goderti uno scorcio di panorama sul lago mozzafiato, che, con un po’ di immaginazione, ti porta a chiederti quasi sicuramente “cosa ci sarà la giù, in fondo?”. Lo sguardo si perde, ben sapendo che oltre la linea dell orizzonte il lago prosegue, perennemente circondato dalle sue splendide montagne, fino alla zona dell’ alto lago, o Alto Lario che dir si voglia.

Ne vale la pena. Anche in caso di giornate particolarmente affollate, non c’è mai troppa gente che arriva fino a qui. Vale proprio la pena sedersi su una delle panchine presenti ad ammirare il lago, sicuramente sospirando.

Personalmente ritengo che per gli amanti del lago e della montagna, questo sia uno di quei posti in una città come Como dove ti meriti proprio di mettere offline per 5 minuti il telefono e goderti la vista della natura in santa pace.

Decido di ultimare la mia giornata a zonzo per Como ripercorrendo a ritroso Viale Geno, per trovarmi nuovamente su Lungo Lago Trieste, percorrendolo tutto fino ad arrivare nuovamente di fronte a Piazza Cavour, dove il lungo lago si trasforma in Lungo Lago Trento.

Amici di Como e The Life Electric

Percorro quindi questo nuovo lungolago, passando per la “Passeggiata Amici di Como” da dove è possibile ammirare ancora una volta lo splendido paesaggio lacustre e l’ opera artistica “The Life Electric” posta sulla diga foranea antistante il lungolago.

“The Life Electric”, inaugurato nell ottobre del 2015, è un imponente monumento dedicato ad Alessandro Volta, costruito in acciaio ed alto circa 14 metri realizzato ed installato dall’ associazione “Amici di Como” sul progetto dell architetto polacco Daniel Libeskind che lo ha voluto regalare alla città di Como.

Quello che per i non addetti ai lavori non masticanti la Fisica può apparire come un’ opera “astratta” (e mi scusino sin d’ ora con gli artisti ed i cultori dell’ arte per questa mia affermazione), ha in realtà la forma di due sinusoidi contrapposte.

Il tempio Voltiano ed il monumento ai caduti

Dalla passeggiata “Amici di Como”, si possono già intravvedere ed ammirare in lontananza il Tempio Voltiano ed il monumento ai caduti, situati sul vicino Lungo Lago Marconi.

Alla fine della passeggia, svoltando a destra e lasciandosi su questo medesimo lato il lago, si arriva ai giardini del Tempio Voltiano. Ti consiglio di passeggiare nel vialetto centrale che corre tra gli alberi, anziché stare sul viottolo proprio vicino all’ acqua.

In questo modo potrai scorgere in lontananza il Tempio Voltiano ed il bellissimo giardino antistante che vi condurrà fino ad esso. Vale di certo la pena soffermarsi per scattare una foto ricordo da questo punto. Come sicuramente vale la pena di visitare -quello che forse in molti non sanno- il museo più visitato di Como: il Tempio Voltiano ospita infatti al suo interno una mostra permanente dedicata alla memoria di Alessandro Volta.

Strumenti e “marchingegni” scientifici usati da Volta durante i suoi studi ed i suoi esperimenti. Onoreficienze ed una parte dedicata proprio alla vita di Volta sono ammirabili con un costo d’ ingresso a dir poco irrisorio.

La realizzazione del tempio Voltiano, inaugurato alla fine degli anni 20, nel 1928 per la precisione, è stata voluta e possibile grazie all’ industriale Francesco Somaini che lo ha interamente finanziato e regalato al comune di Como, su progetto dell’ Architetto Federico Frigerio, massimo esponente dell’ architettura comasca di quell’ epoca.

Il monumento di Como dedicato ai caduti

Alla sinistra del mausoleo di Volta, sul vicinissimo Viale Puecher, sorge l imponente Monumento ai caduti, una torre completamente rivestita in pietra alta 30 metri.

L’ ideazione di questo monumento dal forte valore storico e simbolico, prende spunto da uno schizzo a matita risalente al 1914 dipinto da Antonio Sant’ Elia, un futurista comasco caduto durante la grande guerra, assieme agli altri 649 soldati a cui è dedicato il monumento.

Nel Novembre del 1933, dopo diverse vicissitudini che ne rallentarono la costruzione, il monumento vide la luce, grazie all’ opera dell ingegnere, nonché Podestà di Como, Attilio Terragni.

Personalmente ritengo valga sempre la pena, in questa epoca cosi distratta e superficiale, tentare di soffermarsi un attimo ad ammirare opere come queste sparse su tutto in nostro territorio, non solo per la loro bellezza architettonica, ma per quello che rappresentano.

Perché alla fine, quello che abbiamo, la libertà nel senso più assoluto di cui godiamo, lo dobbiamo anche a tutte le persone che non ci sono più, che hanno combattuto per noi. Nel bene o nel male.

Ultime due tappe: Il monumento alla resistenza Europea e la statua di Alessandro Volta

Il nostro piccolo ma grande tour di una giornata a Como sta per volgere al termine, sei ancora con me? Due minuti di lettura e ti lascio andare : )

Dal monumento ai caduti torno ora indietro, verso Lungo Lago Trento, passando per Lungolago Mafalda di Savoia, dove mi soffermo per qualche minuto nei pressi del Monumento alla Resistenza Europea, situato nel mezzo dei cosiddetti “Giardini a Lago”.

Il monumento, che raccoglie pietre provenienti dai campi di concentramento e da Hiroshima, fu inaugurato nel Maggio del 1983 dall’ allora Presidente Pertini.

L’ opera, realizzata dallo scultore milanese Gianni Colombo, vuole ricordare e, a mio modesto avvisto, ringraziare, tutti i partecipanti alla resistenza europea contro i regimi nazifascisti, i morti nei campi di sterminio e tutte le persone che persero la vita a causa delle tristemente note bombe atomiche del 1945.

A ricordare le tortuose scale percorse dai deportati nei campi di sterminio, il monumento è composto da 3 scalinate che convergono tra loro, terminando con alcune piastre dove troviamo incise le ultime volontà dei condannati a morte.

In un’ epoca come la nostra dove spesso si sente scherzare su quello che successe nei campi di sterminio, a ricordarci che non fu uno scherzo e ad augurarci di non esserci stati la noi in quell inferno, alla base di una delle tre scalinate troviamo una placca che ci dice essere dedicata alle persone uccise da Hitler.

Se riesci a non pensarlo soltanto come l’ ennesimo monumento, tutto ciò ti farà sicuramente pensare.

Ultima tappa, la statua di Alessandro Volta

Conosciuto soprattutto per l’ invenzione della prima pila, la pila voltiana, è in realtà anche colui che ha permesso la realizzazione dell’ accendino che magari oggi ti porti in tasca, grazie ai sui studi ed alla scoperta dell’ “aria infiammabile nativa delle paludi”, meglio nota come metano.

Sto parlando di Alessandro Volta, comasco doc nato a Como nel Febbraio del 1745 a cui è stata intitolata la piazza dove mi trovo ora, a poca distanza dal monumento alla Resistenza Europea, ultima tappa del tour di 1 giorno in giro per Como.

Piazza Volta, che ospita tra l’altro una grossa statua dedicata all inventore della pila, è una piazza dove, non so spiegarmi bene il perché, appena metto piede mi sembra di stare in una località di villeggiatura pur essendo a casa mia. Alberghi, luci, bar, tavolini all aperto, un gran via vai di persone e turisti con i propri trolley che arrivano o lasciano uno dei prestigiosi hotel che circondano la piazza assieme a vetrine, bar e caffè.

La facciata di un hotel che mi ha sempre fatto impazzire per la sua architettura e design è il “Posta Design Hotel”, che si affaccia direttamente su questa splendida piazza.

Di chilometri a piedi oggi ne ho macinati molti, in un giorno sono riuscito a ripercorrere un bel itinerario turistico da cui magari puoi prendere spunto se, anzi quando, verrai a visitare questa splendida città e mi sono già ripromesso di creare una secondo itinerario dedicato ai luoghi forse meno conosciuti e “turistici” di Como.

Seguimi, o come direbbero quelli più cool, Stay Tuned! : P

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Noi ci si legge presto.

Luca

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