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L’ Ostello di Domaso, un luogo di ritrovo storico che è risorto
Ci sono ricordi di posti e luoghi legati al Lago di Como, alla mia gioventù ed a quelli che sono stati a tutti gli effetti anni strepitosi della mia vita che ogni tanto bussano alla porta. Alcuni di essi bussano e fanno solo male, altri bussano e portano una ventata di nostalgia incredibile ma al tempo stesso mi fanno nascere un gran sorriso ricordando i tempi che furono.
Uno di questi ultimi è il ricordo del vecchio ostello di Domaso, al tempo “La Vespa”. Un posto che ho particolarmente a cuore.
Quando lo frequentavo in gioventù, poco dopo la metà degli anni 90 era gestito da Arturo & Dora, due coniugi che definirei, nel senso più buono che ci sia, dei “pazzi furiosi”. Lui soprattutto. Pace all’ anima sua. Alla mano, sempre aperti ad ascoltare i ragazzi, con quell’ ospitalità “grezza” a volte tipica dell’ Alto Lago che era in grado di conquistare ed intrattenere sia i locals che i turisti stranieri.
La struttura, a sua tempo era abbastanza “spartana” ma accogliente al tempo stesso; ospitava spesso tra l’ altro intere classi di scolaresche in visita al nostro lago, ragazzi stranieri che ho avuto il piacere di conoscere mentre frequentavano per intere settimane i corsi di windsurf tenuti nella scuola dove lavoravo.
Il declino e la chiusura dell’ Ostello di Domaso
Per motivi mai chiariti e spiegati del tutto, poco dopo i primi anni 2000 l’ostello subì un vero e proprio inarrestabile tracollo. Forse anche per il tipo di clientela che iniziò a frequentarlo, la struttura venne presto chiusa.
Essendomi allontanato da Domaso nel 2001 non ne seppi più nulla per un bel po, fino a quando verso il 2010 quando finalmente tornai in zona, trovai quel posto, che aveva fatto parte della mia gioventù, chiuso ed in rovina, fino a pochi anni fa.
Poco dopo l’ apertura del blog che stai leggendo ora, nell’ Aprile del 2019 decisi che ne dovevo sapere di più. Volevo sapere chi era riuscito a ridare vita al “mio ostello”. Sono curioso di natura, mi piace ascoltare le storie ed i racconti di vita delle persone che stanno dietro a progetti legati al Lago di Como ed al territorio Comasco. Ho quindi deciso di contattare gli attuali gestori dell’ Ostello di Domaso per una piccola intervista che potesse darmi le informazioni necessarie per completare l’ articolo che stai leggendo.
Per molti anni la struttura fu chiusa ed abbandonata a se stessa ma finalmente nel 2017 qualcosa di serio si mise in moto.
La rinascita di un luogo storico di Domaso
L’ Ostello rinasce grazie ad un progetto di riqualificazione e ristrutturazione da parte del Comune che lo ha rimesso a nuovo, rendendolo di nuovo quel posto accogliente che era una volta e dandolo in gestione a persone competenti che sono ora finalmente riuscite a ridargli la vita che meritava.
Ovviamente oggi l’ Ostello è stato rimodernato ed offre i servizi che ci si aspetta di trovare in una località come Domaso frequentata da numerosi turisti, soprattutto nella bella stagione.
Cucina aperta tutto il giorno, tavoli all’ aperto ed un grande prato curato con accesso al lago invogliano di certo ad una sosta ristoratice.
Gustarsi una buona birra in riva al lago o all’ ombra di una tettoia che riesce a dare un po di sollievo dal sole cocente delle ore estive pomeridiane è ora nuovamente possibile grazie agli sforza di Fabio ed Andrea.
Il prato antistante l’ ostello è adesso uno spazio largo e ben organizzato in grado di ospitare sdraia e teli-mare senza sentirsi appiccicati l’uno con l’ altro.
Penso che il cuore dell’ Ostello sia rimasto lo stesso, forse un po più evoluto, quello si. Per un periodo quel cuore aveva smesso di battere. Ora qualcuno è finalmente riuscito a farlo ripartire.
Andrea e Fabio, attuali gestori della struttura
Andrea e Fabio, apprezzando il mio progetto di divulgazione e valorizzazione del nostro territorio si sono resi disponibili ad un incontro per raccontarmi la loro avventura.
Nel 2017 Fabio, già attivo nel settore dell’ ospitalità e della ricezione turistica, prende in affitto il bar-ristorante della struttura e la gestione dell’ Ostello dalla società che si è aggiudicata il bando indetto dal Comune di Domaso. Ebbe quindi finalmente inizio l’ avventura che portò ad una vera e propria rinascita di questo luogo storico.
Nel 2018, e sono queste le storie di vita che mi piacciono sentire, si unisce all’ avventura Andrea, suo amico di sempre dai tempi delle scuole superiori, nonché ex avvocato milanese “pentito”. Stanco della vita frenetica della città meneghina, delle corse perenni tipiche del lavoro di un legale, Andrea accetta la sfida e salta a bordo.
Ad oggi i due amici gestiscono una vera e propria chicca dell’ Alto Lago, un ostello pulito, moderno e per certi versi atipico: non solo camere “dormitorio” tipiche di un ostello ma anche camere doppie con balcone vista lago e bagno privato.
Turisti da tutto il mondo in visita a Domaso
La clientela tipica non è quindi solo il tipico “backpacker” che viaggia in solitaria ma anzi, famiglie, gruppi di amici e coppie di innamorati.
L’ attività è generalmente aperta da fine Marzo a fine Ottobre, con aperture straordinarie durante le festività di Natale/Capodanno dove vengono organizzate feste e serate a tema.
Una clientela in prevalenza straniera composta non solo dai vicini turisti svizzeri, tedeschi e francesi ma anche americani, australiani e giapponesi frequenta l’ ostello durante tutto il periodo di apertura stagionale mentre la presenza dei connazionali italiani si fa sentire per lo più nei weekend e nelle “feste comandate”.
Se passi da queste parti ti consiglio di farci un salto, anche solo per un aperitivo in riva al lago al tramonto, merita proprio.
No. Se te lo stai chiedendo, questo post NON è sponsorizzato, come non lo sono gli altri presenti su questo sito. Come ti dicevo qualche riga sopra, mi piace ascoltare e far conoscere le storie di chi fa qualcosa per il “mio lago” 🙂
Noi ci si legge presto.
Luca